AttivaMente per Parabiago - Uniti con Cucchi per la nostra città

Corsi di difesa personale

L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che a partire dal 1 febbraio 2023, partiranno due corsi gratuiti di difesa personale: uno rivolto alle donne per apprendere le tecniche di difesa e di riconoscimento del pericolo, in caso di aggressioni; il secondo dedicato ai ragazzi per insegnare loro a riconoscere atti di bullismo verso se stessi o i compagni, apprendendo un corretto comportamento di difesa.
I progetti sono promossi dall’Assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con l’Associazione Sportiva Kankudojo Arti Marziali.
Per maggiori dettagli clicca qui

Controllo del territorio

Il controllo del territorio è fondamentale per dare un senso di sicurezza ai nostri cittadini.
In questi due casi, un ringraziamento alla Polizia Locale è dovuto.
Nel territorio del nostro comune ci sono parecchi punti di aggregazione che devono essere monitorati per una convivenza civile con la popolazione.

Razionalizzazione costi e spazio comunali

La Polizia Locale lascia via Mascagni e si trasferisce presso gli uffici di Villa Corvini. Approfondisci

Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime di mafia

Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime di mafia: lunedì 21 marzo due eventi straordinari con chi da sempre lotta contro la mafia e sostiene le vittime di reati.
Il 21 marzo ricorre la Giornata della Memoria e dell’Impegno per le Vittime di mafia. L’Amministrazione Comunale ne parla con gli studenti delle scuole superiori e con i cittadini portando le testimonianze di chi, da sempre, lotta contro i crimini di mafia e sostiene le vittime. Due, quindi, gli eventi straordinari in programma che hanno come incipit la famosa frase di Paolo Borsellino “Possiamo sempre fare qualcosa”.
Lunedì mattina, alcuni ragazzi del Liceo Cavalleri, incontreranno presso la Sala Consiglio del Comune:
· Alessandro Politi – Giornalista d’inchiesta, oggi inviato Rai. Ha realizzato decine di inchieste in Italia e all’estero prevalentemente legate a cronaca nera, diritti dei cittadini, malasanità e baby gang;
· Elisabetta Aldrovandi – Garante per la tutela delle vittime di reato Regione Lombardia e Presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime di reato;
· Il vicecomandante della Polizia Locale di Parabiago Angelo Imperatori;
· Il padre di una ragazza a capo di una presunta baby gang, che testimonierà a volto coperto per tutelare la figlia in quanto minorenne.
L’incontro prevede momenti di confronto con gli ospiti ai quali l’Amministrazione comunale consegnerà un riconoscimento come gesto di riconoscenza per l’impegno costante per la legalità. Si parlerà di mafie e del connubio di queste con traffico e consumo di sostanze stupefacenti anche da parte degli adolescenti.
Alle ore 18:00 di lunedì 21 marzo, invece, un’edizione straordinaria di Filo Diretto (sulla pagina facebook Parabiago Città e sul canale youtube Città di Parabiago) propone una tavola rotonda con:
· Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino assassinato da cosa nostra nel 1992 (strage di via D’Amelio), e da allora attivo nella lotta contro le mafie;
· Gianpiero Colombo, referente del presidio di Legnano dell’associazione Libera contro le mafie;
· Federica Marcucci, responsabile tavolo antimafia Canegrate, che riunisce diverse associazioni del territorio.
“Abbiamo proposto questi due momenti distinti per cercare di parlare di legalità ad ampio raggio –afferma l’Assessore alla Cultura, Barbara Benedettelli- Poter ospitare nella città di Parabiago persone di un certo rilievo che si occupano di giustizia quotidianamente, non è scontato. Li ringrazio per la loro disponibilità di tempo che denota quanto il tema della lotta alle ingiustizie e il supporto alle vittime sia per loro rilevante. Invitiamo i cittadini a seguire Filo Diretto alle ore 18:00 lunedì 21 marzo, è davvero un’occasione per avere uno sguardo anche al territorio che non è esente da infiltrazioni mafiose, sono infatti diversi sul territorio i beni confiscati alle mafie. Parlarne, informarsi, diventa per tutti noi un’occasione per aprire gli occhi su un fenomeno attuale anche se, all’apparenza, invisibile.”.
“Ringrazio l’Assessore Benedettelli per l’organizzazione di questi due appuntamenti -dichiara il Sindaco Raffaele Cucchi- perché ci dà l’opportunità di non rimanere inerti, ma in qualche modo, collaborare a diffondere principi di legalità partendo dall’esperienza di coloro che da sempre si battono contro le mafie. Bene, dice sempre Salvatore Borsellino… anche a distanza di tempo, bisognerebbe ricordare i nomi di tutte le vittime di reati mafiosi, partendo dai cinque agenti che accompagnavano il giudice Paolo Borsellino in visita a casa della madre il 19 luglio 1992, la sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.”.

Telecamere cittadine

Telecamere cittadine: la Giunta ricerca finanziamenti regionali per implementare il sistema di controllo delle targhe e limitare la circolazione a protezione dell’ambiente.

La Città di Parabiago rientra tra i Comuni che possono accedere al bando regionale per l’assegnazione di risorse destinate alla realizzazione e implementazione di sistemi di controllo delle targhe per la limitazione della circolazione di mezzi ad emissioni a danno ambientale. La Giunta Comunale ha, infatti, recentemente approvato la delibera che dà il via al procedimento per la richiesta del cofinanziamento regionale pari al 69,46% dell’importo totale del progetto.

Leggi

Mai più vittime su strada – Comunicato stampa

Comunicato stampa del 15 novembre 2020 – Il cortometraggio “Mai più Vittime su strada”, realizzato dall’Amministrazione Comunale di Parabiago e promosso dagli Assessorati alla Sicurezza e alla Cultura, è stato pensato per arrivare a tutti nella Giornata mondiale per il ricordo delle Vittime della strada, nonostante le misure Covid. Il cortometraggio è dedicato ad Andrea de Nando, Bianca Ballabio, Pietro Calogero e tutte le Vittime della strada.
Il messaggio di fondo è questo: Non sono “incidenti” quando (oltre il 90% dei sinistri) si sceglie di non osservare una regola del Codice della Strada o non si è attenti alla guida di un qualsiasi mezzo di trasporto. Qui non c’entra la casualità, si tratta di scelte. “La strada non è un palcoscenico, il sedile di un auto non è una poltrona” viene detto nel cortometraggio nel suo passaggio dalla fiction alla realtà. Un mezzo di trasporto è una potenziale arma che può cambiare, per sempre, più vite: quella di chi resta gravemente ferito e ne esce con un handicap, quella di chi muore e dei propri cari, quella di chi lo scontro lo provoca.
Dalla fiction alla realtà: nel finale il Sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, l’Assessore alla Sicurezza e alla Cultura Barbara Benedettelli e il Comandante della Polizia Locale Maurizio Morelli danno il loro messaggio, invitando a seguire le regole del Codice Stradale e ricordano che non rispettarle è una forma di violenza. Uniti a loro alcuni familiari di Bianca e Pietro, i loro amici, la mamma di Andrea e parte della Giunta e del Consiglio Comunale, riuniti al di là dei ruoli e delle idee politiche, per la Sicurezza Stradale e la tutela della vita.
La scena finale si svolge nella Piazza del Comune. Ognuno ha davanti a sé un telo bianco macchiato di rosso steso sull’asfalto, simbolo delle morti su strada. Mentre il drone sale riprendendo la scena dall’alto, quel telo viene raccolto e stretto in pugno. Lo sguardo al cielo, per ricordare le persone scomparse. Sotto i teli resta una x, un segno di cancellazione, perché non vi siano “mai più Vittime su strada”. Due teli restano lì, stesi a terra, l’obiettivo dell’Amministrazione comunale non è utopico. Una minima percentuale di sinistri è purtroppo inevitabile, in quanto dovuta al caso. L’obiettivo è invece quello di eliminare gli scontri dovuti all’imprudenza, all’inciviltà e alla mancanza di rispetto delle regole e della vita.
La sceneggiatura del cortometraggio, scritta dall’Assessore Barbara Benedettelli, che da anni è accanto ai familiari delle Vittime della strada ed è anche Vicepresidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, volutamente viaggia tra finzione e realtà. Da una parte il Comando di Polizia Locale che dà il senso di realtà, dall’altra il teatro, che all’inizio è mera scena, ma alla fine diventa proprio il luogo in cui la realtà si rivela in maniera netta. Si scopre che gli attori non sono attori, ma persone coinvolte per davvero in modo diverso nelle quotidiane stragi della strada. Protagonisti del cortometraggio sono gli amici di Bianca Ballabio e Pietro Calogero, entrambi 20 anni, scomparsi sul Sempione il 2 agosto scorso; Elisabetta Cipollone, mamma di Andrea De Nando, scomparso a 15 anni il 29 gennaio 2011; il Sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi; il Comandante della Polizia Municipale Maurizio Morelli insieme a Ufficiali e agenti del Comando di Parabiago. Nel finale, di forte impatto, sono presenti anche altri familiari di Bianca e Pietro, gli Assessori Almici, Benedettelli e Lonati; il Presidente del Consiglio Comunale Adriana Nebuloni e i Consiglieri Croce Elisabetta, Mezzena Roberto, Raimondi Carlo, Rancilio Giuliano, Scocozza Luca, Zerbini Stefania.

MAI PIU’ VITTIME SU STRADA

Ferma anche tu il contagio da COVID-19

Dobbiamo avere tutti un comportamento rigoroso e molto semplice: mascherina su naso e bocca, lavarsi spesso le mani e distanziamento e spostarsi solo per l’indispensabile.
Così fermiamo questo nemico invisibile.

Termoscanner alla Scuola dell’Infanzia San Lorenzo

AttivaMente ha sensibilizzato un’azienda del territorio a donare un termoscanner alla scuola paritaria dell’infanzia di San Lorenzo che ora potrà gestire gli ingressi in totale efficienza e sicurezza.

Termoscanner nelle scuole

Siamo orgoglisi di correre con Raffaele Cucchi: mentre al Governo nazionale stanno ancora ragionando su termocamere SI o termocamere NO per le scuole ….. noi a Parabiago le stiamo già installando in tutti i nostri plessi scolastici per una RIPRESA DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICA IN PIENA SICUREZZA!

Vedi il post

Nuovo regolamento di Polizia Locale

Il Consiglio Comunale del 22 luglio scorso ha approvato le modifiche al regolamento di Polizia Locale per recepire le misure amministrative introdotte dal Daspro Urbano (decreto Minniti 14/2017 convertito in legge n. 48/2017, esteso nel 2018 da Salvini e già vigente in tutta Italia per quanto riguarda il trasposto pubblico e le relative infrastrutture fisse e mobili). Pertanto, come indicato dall’articolo 9 commi 1 e 2 della legge, che prevede per i Comuni la possibilità di vietare lo stazionamento in determinate aree, l’Amministrazione comunale ha introdotto nel regolamento di Polizia Urbana due nuovi articoli: il 18 bis e il 18 ter che vanno a determinare le zone della Città di Parabiago in cui è possibile applicare il Daspo Urbano (ovvero l’Ordine di allontanamento).

“L’obiettivo principale di queste misure -dichiara l’Assessore alla Sicurezza Barbara Benedettelli- è poter rafforzare gli strumenti già in essere a garanzia del decoro e della sicurezza urbana, affinché l’azione della Polizia Locale possa essere ancora più efficace di fronte ai fenomeni di inciviltà e antisociali, che impediscono o limitano la libera circolazione e fruizione dei luoghi pubblici. Sin dal mio insediamento -prosegue Benedettelli- ho notato che in città c’è un problema legato, in particolare, all’accattonaggio molesto che impedisce la libera fruizione di aree pubbliche da parte dei cittadini, specialmente degli anziani. Fenomeno che tra l’altro è emerso con maggiore evidenza durante le diverse fasi della quarantena, quando alcuni individui (per altro senza indossare la mascherina) importunavano le persone in fila in attesa di usufruire di determinati luoghi, lanciando anche epiteti incivili se queste non accettavano di dare il denaro insistentemente richiesto. Ci troviamo, dunque, de facto di fronte a un impedimento alla libera fruizione degli spazi comuni.”.

Prima dell’approvazione in Consiglio, le misure previste dal Daspo Urbano, quindi a livello nazionale, erano applicabili alla sola zona della Stazione. La legge prevede, però, che il Comune possa estendere l’applicazione dell’ordine di allontanamento anche ad altre zone se inserite all’interno del Regolamento di Polizia Urbana.

“Esistono due livelli di tutela -afferma il Sindaco Raffaele Cucchi- quello nazionale e quello locale. Come Amministrazione comunale ci siamo sentiti in dovere di recepire le misure del provvedimento che è importante, non tanto per le sanzioni previste, ma soprattutto per il previsto allontanamento in caso di reiterazione della violazione delle misure. In questo modo il Consiglio Comunale ha permesso ai nostri agenti di Polizia Locale di fornirsi di strumenti efficaci in più per garantire la sicurezza di tutti noi. Ringrazio per quanto fatto l’Assessore Benedettelli e il Comandante Maurizio Morelli, oltre ai consiglieri comunali che hanno partecipato al confronto e alla discussione in Consiglio.”.

Le zone individuate e inserite nel Regolamento di Polizia Locale sono:

Quadrante 1:
L’Area della stazione ferroviaria di Parabiago: parte dell’entrata di via Matteotti e parte retrostante di piazzale Pisoni.

Quadrante 2:
L’ Area della presunta dimora dell’intarsiatore Maggiolini, comprendente la prospicente piazza Maggiolini e il relativo complesso religioso dei Santi Gervaso e Protaso-

Quadrante 3:
L’Area del complesso monumentale nazionale della Chiesa di Sant’ Ambrogio della Vittoria e dell’annesso ex monastero, nonché le aree adibite ad attività sanitarie e sociali.

Quadrante 4:
Il complesso di Villa Corvini ed il relativo parco annesso.
Così come tutte le aree destinate a verde, parchi, aiuole, comprese le aree piantumate con essenze, di ogni specie e valore.

Quadrante 5
Le aree destinate allo svolgimento di manifestazioni ricreative, storiche e di interesse sociale.

Quadrante 6:
L’Area prospiciente il Museo Crespi Bonsai e il Museo del Ciclismo;

Quadrante 7:
L’Area del Santuario della Madonna “Dio il Sa” , dell’ oratorio di San Michele e l’area Torre Famiglia Castelli detta “ La Tura”.

Con l’approvazione di tali modifiche, d’ora in poi in queste zone è possibile intervenire applicando una sanzione da 100 a 300 euro (che aumenta in caso di recidiva) e il contestuale Ordine di Allontanamento di 48 ore, dal luogo in cui è commesso il fatto. La legge prevede che, qualora la condotta sia reiterata o l’Ordine di Allontanamento non rispettato, il Questore, per motivi di sicurezza pubblica, possa estendere il divieto di accesso a quella determinata zona (o anche in altre aree) per un periodo fino a sei mesi. Il periodo può essere prolungato da 6 mesi a 2 anni, se il soggetto recidivo è pregiudicato per reati contro il patrimonio o contro la persona.

L’Assessore Benedettelli conclude: “Pur non trattandosi di un provvedimento risolutivo, in quanto la legge ne limita il raggio di azione agli istituti scolastici e universitari, ai musei e ai siti archeologici, ai complessi monumentali, alle aree adibite a verde pubblico, ai luoghi di interesse culturale, ai presidi sanitari e alle zone che ospitano fiere, mercati e spettacoli, riteniamo sia uno strumento che, insieme agli altri, può concorrere a limitare la possibilità di azione di chi non rispetta le più elementari regole di civiltà.”